Vogliamo parlare della soddisfazione di esaurire la to do list del giorno alle 17? Vogliamo poi aggiungere che quell’evento, così straordinario, si è realizzato improvvisamente in un lunedì pomeriggio di metà aprile?
Non volevo credere ai miei occhi quando ho cancellato l’ultima voce. Ho cominciato a guardare il foglio da un lato e dall’altro cercando ogni traccia di qualcos’altro da fare, ma che mi stava sfuggendo. Ho anche pensato di avere messo mano ad un altro foglio, per inserire le cose che non erano entrate nel primo. E invece no.
La lista era tutta bella che spuntata, il pomeriggio era ancora tutto li davanti e nel mondo esterno c’era pure luce. Avevo due scelte: iniziare la lista del giorno dopo o andarmene a casa.
In un passato non troppo remoto non avrei esitato a scegliere la prima delle due opzioni. Invece che ho fatto? Ho messo la lista nel tritacarte, strumento che adoro, e ho spento il pc senza passare dal via. In meno di cinque minuti ero già fuori a respirare aria fresca.