Leggi karmike secondo Spotify

La musica è una componente fondamentale di questa agenzia di comunicazione. Ci rallegra, ci ispira, ci fa avvicinare gli uni agli altri, ci fa mantenere il ritmo mentre scriviamo, mentre lavoriamo alle nostre cose, crea momenti di aggregazione che quasi nient’altro riesce a creare con questa frequenza, crea litigi, fa sbuffare qualcuno, svela i gusti, gli umori, le passioni. Come si fa a stare senza musica?

Qualche sera fa passeggiavo con delle persone lungo via Umberto, si tornava a casa. Una delle due persone che camminavano accanto a me ha affermato “io quando lavoro ascolto musica classica”; io mi sono fermata a riflettere e ho detto “noi in ufficio oggi ascoltavamo hip hop”. Non c’è una musica giusta, o una sbagliata, da ascoltare quando si lavora o quando si fa qualcosa di impegnativo. Conta il ritmo e, probabilmente, il volume.

Da qualche mese qui in ufficio abbiamo scoperto Spotify. Io lo tengo in cuffia da quando esco da casa e lo accendo sul pc appena sono pronta per iniziare a lavorare. Prima, lo ammetto, mi isolavo continuando a tenere le cuffie alle orecchie, oggi mi sento un poco più socievole.

Abbiamo scoperto tutto lo scopribile e ormai ognuno conosce i gusti dell’altro…cosa che è diventata nei mesi un’arma a doppio taglio.

Sappiamo anche stare in silenzio, ma la musica ci ispira.

Quali sono le leggi karmike di Spotify quindi?

1) seguire una playlist e non mollarla fino a quando non si è conclusa
2) ascoltare, almeno una volta al giorno, una canzone demenziale
3) non dimenticarsi di “salutare” uno dei cantautori italiani
4) dedicarsi, almeno una volta ogni quindici giorni, alle canzoni dei cartoni animati
5) proporre sempre qualcosa di nuovo agli altri

Buon lavoro
Mari