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Vi dico una cosa: c’è un sacco di gente che a casa non ha una connessione. Io faccio parte di quel gruppo. Non ho mai voluto il telefono in casa e nemmeno internet “mi basta quello che ho sul cellulare, mi sono sempre detta”. Ed in effetti ho avuto sempre contratti che mi hanno permesso di navigare senza problemi.
Nella fattispecie ho una roba da 200 giga al mese, che non consumo quasi mai. Arrivo a 30/40 al massimo e vedo anche un sacco di serie e film su Netflix.
Ad oggi però sono già arrivata a 34 Giga di consumo. Olè.
Ho triplicato il mio consumo di serie, forse anche di più, lavoro da due pc connessa al telefono, faccio un sacco di altre cavolate, tipo giochi e giochini, Instagram dal like eccessivo (forse mi bloccheranno), faccio videochiamate come se non ci fosse un domani (rigorosamente in tuta, al momento con la felpa della Saturnia).
Il primo giorno di questa storia del #iorestoacasa qui nel palazzo si è rotta l’antenna della televisione. Scene di panico tra i condomini, tra i quali una coppia di signori over 70 che probabilmente Netflix non sanno nemmeno cosa sia. E’ stato così per quasi due giorni, forse ero l’unica che non si stava stracciando le vesti.
Vi aggiornerò e vi farò sapere a quanto sarò arrivata alla fine di questo periodo casalingo.
Dati di fatto da #iorestoacasa:
– ieri pomeriggio ho fatto un pisolino, giuro che non volevo, ma mi sono sdraiata un’ora e sono caduta in un coma profondo
– ho preparato un super mega tortino di patate e besciamella che ci mangerò almeno per due giorni
– poi passerò alla pasta al forno che sto preparando stamattina con il resto della besciamella
– sto tirando fuori dal “cassetto del lavoro” una serie di cose della serie “lo farò un giorno”
– per un’oretta ieri ho lavorato in terrazza seduta al sole, c’era una giornata mostro
Mari