Facebook inondato di cuori

Quando sono spuntate le emozioni su Facebook, lo ammetto, non sono stata una delle persone più felici del mondo. Per settimane mi sono messa in quel gruppo di puristi vicini solo al pollice in sù. Poi piano piano ho cominciato ad utilizzare tutte quelle altre Reaction che Facebook aveva messo a nostra disposizione. Così, quasi da un giorno all’altro, non lanciando proprio quell’unica che tutti avevano chiesto, quella con il pollice verso il basso, quella per dire che una cosa proprio non ci piace.

Qualche giorno fa, sono arrivati i dati. Nel primo anno di vita di queste “reazioni” ne sono state “consumate” oltre 300 miliardi. Alla faccia dei puristi del pollice verso l’alto come me.

Il cuore era quello che meno volevo considerare e invece so con certezza che, adesso, faccio parte di quella parte di mondo che ha fatto sì che “love” sia la reazione più utilizzata al mondo. Perché in effetti, adesso, mettere esclusivamente “mi piace” mi lascia con la sensazione di essere stata povera proprio in quello che considero il mio campo: la comunicazione.

Insomma, questo per dire che Facebook si evolve, noi ci evolviamo di conseguenza e poi, ad un certo punto, consideriamo quel cambiamento come qualcosa che ha sempre fatto di quel posto che affolliamo giorno dopo giorno.

Mari