C’è un tema, quello del ritardo, che mi sta particolarmente a cuore. Del resto la puntualità, negli appuntamenti di lavoro e anche in quelli che hanno a che fare con la vita privata, dice tanto di noi. In un mondo in cui il tempo acquista un valore sempre più importante, avere a che fare con un ritardo non è una cosa piacevole, perché il nostro tempo viene stravolto e quello che avevi programmato un attimo prima non vale più subito dopo.
Certo, gli imprevisti esistono, si comincia dalle code in tangenziale per passare attraverso tutto quello che non si può prevedere, ma è la cronicità del ritardo la cosa peggiore con la quale si può avere a che fare e la cronicità nel ritardo, inutile fare giri di parole, è mancanza di rispetto per chi attende.
Un ritardatario scombina le giornate delle sue “vittime”, magari lo fa anche con simpatia, ma il risultato è sempre lo stesso.
Sì, nel caso non si fosse capito faccio outing, per me è il ritardo degli altri è un problema, ma cerco di combatterlo e affrontarlo con simpatia e forza d’animo.
E voi, siete puntuali o ritardatari? E come gestite questa cosa?