Sarà che in questo periodo sono particolarmente nervosa, sarà che la gente di sicuro non mi aiuta, ma ogni giorno è una lotta. Uè gente, io faccio la giornalista, mica il militare di guerra. Eppure è così che mi sento ultimamente, in trincea, e da lì bisogna lanciare le bombe e difendersi.
Bene, ecco cosa succede ultimamente. Succede che la gente mi manda email o messaggi e io rispondo a queste email o messaggi, oppure capita anche che sia io a scrivere per prima, capita sì. Solo che poi la gente se lo dimentica di avermi scritto cose, ma invece si ricorda benissimo di come contattarmi per vanniarmi, della serie “ma perché hai fatto questo?”, “perché c’è quel colore sulla mia faccia?”, “perché hai mandato quel comunicato?”. Cose così va, accompagnate da aggressività più o meno celata, o forse per niente celata.
E allora io che faccio dalla mia trincea?
L’unica cosa che posso fare e cioè screenshot di quelle richieste, di quei comunicati approvati, di quei suggerimenti accettati, di quegli “ok” che magari qualcuno aveva detto senza crederci nemmeno troppo, o magari senza nemmeno ricordarsi di averli scritti. Li schianto lì, gli screenshot, e aspetto. Le scuse arrivano, ma diciamo che si perdono in confronto a quanto successo prima.
Onestamente tutta questa aggressività a volte non la capisco, ma sono diventata bravissima a fare gli screenshot…e a conservare le email.
Mari