E’ lecito emozionarsi anche su Internet

Avete letto un post su Facebook e il cuore ha cominciato a battervi, siete andati su un blog e dopo essere arrivati fino alla fine del post non siete riusciti a trattenervi dalle risate, avete visto un video fino alla fine e non siete riusciti a trattenere una lacrimuccia.

Evviva le emozioni anche su Internet.

La comunicazione oggi va ad una velocità inaudita e fa parte della nostra quotidianità, pensare che questa non abbia a che fare anche con le nostre emozioni è un grave errore.

Si chiama marketing emozionale e oggi viene preso in considerazione da ogni grande azienda, perché quelli che ci sono dall’altra parte dello schermo non sono omini inanimati, ma persone che vivono, pensano e si emozionano.

Lo scopo della comunicazione emozionale e quindi dell’operazione di marketing che ne sta alla base, è quello di coinvolgere gli utenti, i clienti, permettendo di memorizzare una sensazione e collegarla ad un determinato marchio.

Bisogna mettere in campo le proprie emozioni, il proprio punto di vista, il fatto di pensare una cosa in un modo piuttosto che in un altro e questo permette non solo di essere trasparenti, ma di passare tutto questo a chi interagisce con noi da un portale, attraverso un video, etc…

E’ vero che sul web sembra manchino le persone, ma il web è fatto di persone. Lo è un e-commerce, dietro al quale c’è un customer care pronto a rispondere con gentilezza, c’è dell’umanità dietro un video che ci emoziona e che ci fa affezionare ad un brand piuttosto che ad un altro.

Rendete indimenticabile il tempo che la gente passa con voi, anche se si tratta di un contenuto sul web. E’ questo che crea quella connessione tra voi e una persona lontana, che è possibile proprio attraverso questo magico mondo che è internet.

Mari