E’ quello che fa il buono e il cattivo tempo, che accende le lampadine e le spegne, il cliente in questa agenzia di comunicazione è parte integrante del team, non c’è altro modo di considerarlo.
Recentemente mi è capitato di parlare con chi ci ha trovato sul web e ha deciso, intanto, di venirci a conoscere e ho avuto diversi spunti di riflessione.
Un caffè condito da una chiacchierata e si comincia a capire chi si ha di fronte, e questo serve sia a noi che a loro. Io sono una di quelle che può cambiare idea rispetto alla prima impressione, ma è comprensibile anche il contrario. Non tutti siamo uguali e considero anche il mio sistema assolutamente fallibile (posso documentarlo con una serie di statistiche).
Il punto è che quando si arriva qui non è come entrare in un negozio che si trova per caso sulla propria strada, nel quale si è fatto un acquisto veloce e in cui non si rientrerà mai più. E’ vero, ci sono lavori che possono concludersi in poche ore (ma bisogna sempre definire questo “poche ore”) e allora non c’è neanche il tempo di prendersi bene le misure reciprocamente. E’ vero anche che spesso quello che affrontiamo qui richiede un po’ più di tempo (alcuni clienti sono con noi da quando siamo nate “ciao voi” 🙂 ) e, sembra semplice, ma la parola chiave è COMUNICAZIONE.
Qualcuno mi ha detto di avere contattato altre agenzie e di averle mollate perché “non mi davano risposte” oppure “mi lasciavano appeso per settimane” e ancora “facevano le cose e io ero l’ultimo a saperlo”. Eppure un’agenzia di comunicazione che deve svolgere un lavoro che rappresenti i gusti e le peculiarità di un cliente, di un prodotto, non può prescindere dalla COMUNICAZIONE. Quello con il cliente è un lavoro di team. Lui, o lei, diventano parte integrante di questa agenzia, ovviamente non li mettiamo ai lavori forzati, ma è imprescindibile che ogni passaggio deve essere fatto di comune accordo. Una sua idea può diventare una spinta importantissima per i nostri progetti, un nostro input potrebbe fare sorgere una nuova idea utile per chi si rivolge a noi.
Niente compartimenti stagni quindi…caffè ce n’è, per chiacchierare e farsi venire insieme le idee.
Mari