Quanto fa esattamente due più due? Tre o quattro?
E’ una domanda che a volte ci poniamo da queste parti.
Ok, la risposta la conosciamo tutti, ma siamo proprio sicuri che sempre tutti siamo certi della risposta che vorremmo sentire?
E’ sorprendente interfacciarsi con i clienti, con i colleghi, con chi ci chiede anche solo come stiamo, con chi vuole sapere se le cose stanno andando bene…
E’ sorprendente soprattutto quando cominci a chiederti: “Ma qual è la risposta giusta per loro?“, “Cosa è una risposta giusta?“, “Posso dare una risposta che non ritengo giusta solo per compiacere una persona?“.
Sono tutte domande legittime e riflessioni legittime in una realtà ancora giovane come la nostra. Perché qualche volta quello che è nero per qualcuno per qualcun altro è bianco e quello che è bianco sempre per qualcun altro è nero. Va da sé che non sempre tutti sono d’accordo sul fatto che due più due faccia quattro.
Per fortuna noi di Karma le risposte a queste domande le abbiamo trovate da un po’ di tempo. Piccole Donne K crescono!
E’ chiaro, non tutti possiamo vederla allo stesso modo, ma la differenza tra chi vuole semplicemente “campare” tranquillo e chi invece vuole “campare” sereno sta in una parola: dialogo.
Così quando per noi è chiaro che una cosa non sia solo bianca o solo nera e che la persona che ci sta davanti ha qualche problema con l’aritmetica, o pensa giustamente che il problema con l’aritmetica ce lo abbiamo noi, ecco che scatta il dialogo. Non ci sono vinti e vincitori in queste “sessioni”, c’è solo serenità, consapevolezza di mettere a frutto l’esperienza maturata negli anni. Perché se io la vedo in un modo e tu la vedi in un modo diametralmente opposto, il buon senso vuole che si trovi una via di mezzo, oppure niente. Non posso imporre il mio gusto, la mia morale, le mie considerazioni, a chi la pensa in maniera diametralmente opposta, posso però provare a trovare un punto di incontro per spiegare perché il mio punto di vista convince me e perché il tuo punto di vista potrebbe aiutarmi.
Tempo fa ci siamo interfacciate con un cliente per la gestione di una pagina Fb. Le nostre idee sugli aggiornamenti erano nettamente in contrapposizione. Non che fossimo noi il bene e lui il male, o viceversa. Non siamo riusciti a intenderci. Cosa si fa in questi casi? Si dialoga, si prova a trovare un punto di incontro, se non ci si riesce…beh amici/conoscenti o quello che è, come prima. Abbiamo creato un precedente importante che significa: non dobbiamo per forza lavorare con tutti.
Così siamo arrivate ad una determinazione. Due più due può fare anche quattro a volte (quando si è ispirati e quando l’alchimia che si crea tra due soggetti fa mettere sul tavolo anche termini come: creatività, sintonia, empatia, etc..), ma se riusciamo a rimanere nel mondo della realtà e non in quello della fantasia, beh allora siamo tutti più contenti.
Mari