È stato un anno assurdo. Fino al giorno prima eravamo tutte in ufficio insieme, poi boom, da un giorno all’altro, così. Lo sappiamo tutti cosa è successo, non c’è bisogno dello spiegone pandemico.
Quello che so è che un anno fa, davvero, mi ero fatta prendere dalla paura e avevo pensato che Karma non avrebbe resistito a questo colpo. Un amico, e mio padre me lo ricorda sempre, un giorno di mare di inizio giugno disse “chi sopravvive a questo ce la farà in un modo o in un altro”. E noi, un anno dopo, possiamo dire di essere sopravvissute. Non dico che dalle nostre parti non ci siano stati morti e feriti, ma dico anche che poteva andare molto peggio e anche se, parlando di ferite, ce le stiamo ancora leccando possiamo dire che abbiamo incassato il colpo nel migliore dei modi.
Ce l’abbiamo fatta per due motivi: abbiamo saputo reinventarci quando è stato il momento (vi assicuro che ci siamo “date verso” in modi assurdi e lo abbiamo fatto tutte insieme). Sì, Karma Communication è una forza e di quella forza fa tesoro anche adesso. Niente rose e fiori, non ho dormito tante e tante notti, pensando che non ci sarebbe stato un altro giorno di questa agenzia di comunicazione a Catania, mi sono fatta prendere dall’ansia un milione di volte, ma siamo qua e guardiamo avanti.