Avete mai sentito parlare della Pomodoro Technique? A dispetto del nome, che potrebbe fare pensare che si tratti di un’idea nata in chissà quale paese del mondo, bisogna subito dire che l’ha inventata un italiano, Francesco Cirillo, ben quaranta anni fa.
Volendo farla semplice si prende un timer, che per l’ideatore era appunto quello a forma di pomodoro che si trova in cucina, e lo si fa partire per scandire il proprio lavoro in intervalli entro i quali dedicarsi a determinati lavori.
Ci sono centinaia di app che hanno sostituito il pomodoro di Cirillo, ma il punto rimane quello, organizzare il proprio tempo in frazioni temporali, intervallando con delle pause programmate.
Beh, io che sono fanatica delle to do list, non potevo che essere fanatica anche di questa cosa. Così, soprattutto in quei weekend in cui decido di lavorare da casa, quando ho anche cose casalinghe da fare, ecco che preparo un planning di quello che ho da fare, decido il tempo che voglio, o devo, dedicare ad un determinato argomento, e poi faccio partire il timer.
Se sono a casa, tra un giro di timer e un altro, solitamente imposto tutto tra i 40 e i 50 minuti, metto una pausa compresa tra i 15 e i 20 minuti in cui faccio tutte quelle che cose che non riesco a fare durante la settimana: lavare i pavimenti, avviare lavatrici, pulire il bagno, cambiare le lenzuola, etc etc.
Nei giorni in cui sono ufficio tutto ciò mi riesce un po’ più difficile, perché il telefono squilla, qualcuno vuole sapere qualcosa, bisogna confrontarsi su un determinato lavoro tutti insieme e dedicare quel tempo, ininterrottamente, alla cosa a cui hai deciso di dedicarlo, è difficile.
“Chi te lo fa fare? Non potresti lavorare e quando ti stanchi di alzi?” direte voi. In realtà è un sistema che mi aiuta a tenere un obiettivo, che è la conclusione di un task, nel tempo che ho deciso sia giusto. Certo, il tempo potrebbe non bastare, oppure potrebbe avanzarne, ma tutto sommato, visto che sono io ad azionare il timer, posso allungarmi o accorciare.
Insomma, viva la pomodoro technique, in stile Karma Communication.
Mari