Un dinosauro per un bimbo

Chi lo ha detto che qui dentro bisogna fare sempre le cose sempre e solo per lavoro? A volte ci si può anche divertire, e ci si può divertire con gli altri.

Così un giorno abbiamo avuto ospite un bambino, un piccolo nipote in procinto di fare cinque anni, a caccia del biglietto perfetto con cui invitare i suoi compagni di asilo alla festa che, non solo per lui, sarà la festa dell’anno.

Fermi tutti quindi. Il nostro non ancora cinquenne è arrivato in ufficio con una certezza: il suo compleanno sarebbe stato un compleanno dinosaurs. Ora, se lui aveva perfettamente contezza del significato di quella parola, noi ne avevamo un po’ meno, non perché non avessimo idea di che cosa fosse un dinosauro, ma perché eravamo certi che nella sua testolina ci fosse qualcosa di concreto.

Bene, ce l’abbiamo fatta. Capito che il suo colore preferito era il verde, proprio quello che vedete, chi disegna ha cominciato a disegnare il dinosauro, guadagnandosi un “oooooo” del piccolo nipote.

Alla fine delle operazioni avevamo un soddisfatto nipote con un biglietto da distribuire ad i suoi amici. Ne abbiamo conservata una copia anche per noi, che ci sentiamo ufficialmente invitati. Ah, io che scrivo sono la zia, quindi invitata lo sono veramente.

Ps: ci ho provato a fare una piccola estorsione e farmi pagare la prestazione, ma il nipote “sperto” ha risposto “io soldi non ne ho” e al suggerimento “chiedili ai nonni” ha semplicemente fatto finta di non capire di chi stessimo parlando. Piccoli clienti odiosi cresceranno.

Mari