Il 17 gennaio 2018, per la famiglia Pepe non sarà un giorno qualunque. Alle 11:00 all’Istituto Comprensivo “G.Parini” di Catania prenderà il via “Effetto Spettatore: un percorso nelle scuole contro l’indifferenza tra i giovani”, che vede la collaborazione delle associazioni Penelope Italia, Gens Nova e Special Children Onlus. Quasi contemporanea-mente la corte d’appello del Tribunale di Siracusa si esprimerà sulla richiesta di opposizione all’archiviazione delle indagini sulla morte di Gianluca Pepe, deceduto misteriosamente la notte tra il 4 e il 5 settembre del 2012, una decisione che potrebbe portare alle risposte che Giuseppe e Laura, rispettivamente il padre e la sorella di Gianluca, cercano da ormai cinque anni.
L’idea del tour è tutta della signora Pepe, pedagogista, che sulla scorta dell’esperienza ma-turata dopo la morte del fratello ha deciso di passare all’azione trasformando la sua espe-rienza di dolore in conoscenza per le nuove generazioni, raccontando così quello che in Inghilterra viene definito Bystander Effect e che in Italia è L’effetto spettatore, ovvero quel fenomeno sociale secondo il quale chi assiste ad un atto di violenza o bullismo, non aiuta la vittima ma rimane a guardare quello che sta succedendo, proprio quello che potrebbe essere successo a suo fratello Gianluca.
“Mio fratello è morto durante una festa di addio al celibato, dove c’erano decine di persone – racconta – eppure nessuno sembra averlo visto dirigersi verso la scarpata dalla quale sarebbe caduto fatalmente. Le dichiarazioni in un primo momento lasciavano intendere che fosse successo qualcosa di violento, poi però le testimonianze rese ai carabinieri sono di tutt’altro tenore”.
L’obiettivo del tour che, dopo la Parini, farà tappa in almeno altre sette scuole siciliane, è dunque quello di definire con i più giovani il fenomeno, imparare e conoscere e gestire le emozioni, sviluppare e potenziare la capacità empatica, avere una prospettiva emotiva verso l’altro, assumersi le proprie responsabilità fino ad intervenire. Insomma tutto al fine di sensibilizzare i più giovani, per costruire una nuova coscienza sociale riguardante il fenomeno dilagante del bullismo.
Il tour, come si diceva in apertura, vede la collaborazione di tre associazioni attive nel sociale. Si tratta di Penelope Italia, associazione nazionale che si occupa delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, in prima linea nelle tematiche che riguardano il cyberbullismo e il femminicidio; Gens Nova, che combatte a fianco degli svantaggiati al fine di diffondere i valori della giustizia sociale e della legalità, promuovendo azioni volte al contrasto e all’emersione della criminalità organizzata e Special Children, onlus che rivolge le sue attenzioni alle famiglie con bambini autistici o con diagnosi correlate.
Sulle tematiche oggetto dei convegni l’avvocato Antonio Maria La Scala, presidente di Penelope Italia, afferma: “Nel 2017 il legislatore ha normato sul tema del bullismo, questo è il segno di quanto fosse necessario intervenire su un fenomeno gravissimo. E’ una priorità e il nostro ruolo, con i più giovani, non è tanto quello di descrivere solo il fenomeno, ma quello di informarli delle conseguenze giuridiche e penali alle quali vanno incontro e che possono coinvolgere intere famiglie, da un punto di vista affettivo ed economico”.
3_Comunicato Stampa 15 gennaio 2018
2_ Scheda procedimento Gianluca Pepe 10 gennaio 2018