Non ce la posso fare. Ci sono dei momenti in cui mi arrabbio se mi chiamano signora, ci sono altri momenti in cui invece sento fortissimo il gap tra me e quelli che potrebbero essere i miei figli, perché io mamma di un ventenne in effetti ci potrei anche essere ora che ci penso.
Ciao sono Mariangela, ho incontrato un fashion blogger e non sono riuscita a levargli gli occhi di dosso. No, non sono una maniaca, lo guardavo perché secondo me stava commettendo almeno tre o quattro errori tutti insieme.
Partiamo dall’inizio. Stavo camminando su una strada centrale di una città italiana e ad un certo punto ho visto questo ragazzino, che di anni ne avrà avuti forse venti o forse no.
Era con le maniche corte e fuori c’erano circa dieci gradi e io sentivo freddo nonostante avessi addosso il mio 100g.
Aveva spiaccicato la suola della sua scarpa bianca sulla base di una colonna bianca che di anni, a ben vedere, doveva averne diverse centinaia. Dava ordini isterici al suo amico armato di cellulare e pronto ad immortalarlo.
Non so certamente cosa è venuto fuori da quegli scatti, sicuramente un’immagine bella, carica di luci, di colori, adatta ad un pubblico patinato. Io ho visto cosa c’era dietro quella immagine e non mi è piaciuto proprio per niente.
Mari