Karma Communication, il parcogiochi di Newton

Karma Communication è quel posto in cui Newton si trasforma in CorNewton.

Prendete questo cane a casa. Ha il suo tappetino, gioca in terrazza, rompe i suoi giocattolini, addenta il suo osso, certo rompe anche le scatole perché la maggior parte di queste cose vorrebbe farle in compagnia, ma è anche vero che di danni ne ha fatti veramente pochi. Soprattutto, a casa quando sono con lui riesco a rilassarmi e non necessariamente devo stargli dietro, lui sa che cosa vuole fare e come lo deve fare.

Prendete questo cane in questa agenzia di comunicazione. Vuole giocare con tutte le persone presenti e vorrebbe farlo sempre, ogni cosa potrebbe diventare potenzialmente un giocattolo, vorrebbe masticare tutti i giornali che a noi servono per le rassegne stampa, fa di ogni scatola di cartone un disastro di piccoli pezzi, vorrebbe mangiare i fili della luce che vede appesi, infila la testa in ognuno di quei cestini che gli sembra potrebbero contenere cibo…e potrei andare avanti per moltissimo altro tempo. Insomma, dopo che da Karma Communication c’è stato Newton, l’ufficio sembra più in campo di battaglia che un’agenzia di comunicazione.

Così la sera, quando è il momento di andare a casa, prima lo tiro fuori dalle stanze dove è stato, poi cerco di ripulire i danni. Perché se a casa sgranocchia il suo osso come se non ci fosse un domani, in ufficio l’osso come minimo gli deve fare schifo. Molto meglio i bloc notes, le penne, gli appunti, le chiavette usb, i fili dei computer.

Sui fili dei computer pensavo di avere una certezza. Quando era piccino non ne ha mai masticato uno. Poi un giorno, in ufficio si è sentito uno strillo. Newton aveva fatto in due il cavo di alimentazione di un pc, proprio uno di quelli per i quali comprare qualcosa di compatibile non è stato proprio possibile. A sua discolpa è stato ritrovato il suo osso nelle estreme vicinanze, ma vuoi che proprio quel giorno avesse deciso di sgranocchiarlo?

Grazie Newton.

Mari