Tutto è comunicazione e la comunicazione è amore. No, non sono diventata pazza o è successo qualcosa di così speciale nella mia vita che vedo tutto a cuoricini.
Il punto è che se si sta in pace con se stessi, se abbiamo qualcosa di bello da dire agli altri, qualcosa di bello da comunicare, il modo di fare arrivare un messaggio a destinazione diventa qualcosa di speciale.
La comunicazione è amore perché è anche uno scambio di sensazioni. Se siete arrabbiati, se il vostro umore è nero, qualunque cosa andrete a comunicare non avrà l’effetto giusto, la vostra negatività emerge ed emerge molto di più di quanto si è in pace con se stessi. Essere consapevoli del proprio stato d’animo e di quello delle persone che ci stanno di fronte è quindi fondamentale per veicolare un messaggio. Essere aggressivi o ricevere una risposta aggressiva non è il massimo della vita e può trasformare una discussione facile in una discussione impossibile.
Il tono della voce che utilizziamo, l’attenzione che prestiamo a quello che ci dicono gli altri, il modo di muovere il nostro corpo, sono tutti elementi che possono condizionare la nostra relazione con una persona che sia una persona che conosciamo bene o una che incontriamo anche solo per due minuti.
E questo vale non solo quando abbiamo davanti una persona, vale anche quando utilizziamo uno qualunque dei canali di comunicazione che sono il nostro pane quotidiano (email, whatsapp, Facebook, Instagram etc.). Se non ci si può guardare negli occhi e il nostro messaggio è scritto va bene anche evitare di utilizzare dei segni (punti esclamativi, maiuscole) che potrebbero creare dei muri invece che dei ponti.
Essere gentili nell’era in cui tutto si fa “di corsa” può salvarci e rendere migliori le nostre giornate. Per questo comunicare è amore. Vederla così può metterci nelle condizioni di creare rapporti ricchi, armoniosi, ci permette di arricchirci personalmente.
Questo è il mio buon proposito di ottobre per Karma Communication, creare ponti e non muri.
Mari