Pensate a quando vi viene in mente un’idea e, nell’immediato, immaginate tutte quelle cose che potrebbero essere utili alla sua realizzazione. Il vostro cervello non viaggia velocemente? Non vi entusiasmate?
Pensate a quelle volte in cui vi viene in mente un’idea, la immaginate per un attimo, ma poi la riponete in un cassetto della vostra mente. Non la dimenticate presto? Il vostro entusiasmo dov’è?
A questa agenzia di comunicazione succede così. Come a tutti del resto.
Il segreto sta nella tempestività, e qui da Karma Communication abbiamo scoperto che reagire è la giusta strada da prendere. Perché tenere le idee nel cassetto innanzitutto ce le fa dimenticare e poi le rende stantie, vecchie. Reagire vuol dire anche capire velocemente se una cosa è realizzabile oppure no.
Per questo quella che “imponiamo” un pochino è proprio la tempestività. La imponiamo nel senso che tra una richiesta e la sua realizzazione, non facciamo passare troppo tempo. E con questo stesso obiettivo “teniamo sull’attenti” chi ha scelto di lavorare con noi.
Faccio un esempio. Qualche tempo fa un cliente ci ha chiesto di pensare a dei loghi per un’attività che doveva realizzare. In pochi giorni gli abbiamo proposto una rosa di possibilità e abbiamo fissato un appuntamento. Il cliente è venuto in ufficio, ha visto quello che gli proponevamo e poi ha chiesto delle modifiche. Nel giro di poche ore abbiamo apportato le modifiche richieste e abbiamo mandato il file in visione. Cosa è successo poi? E’ successo che, per impegni sopraggiunti, la persona che doveva darci la risposta ha temporeggiato. Sono passate tre settimane, alla fine delle quali neanche ricordava il tipo di modifiche che ci aveva chiesto e, quindi non capiva più le evoluzioni che avevamo fatto e dove ci stavano conducendo. Era passato troppo tempo e abbiamo dovuto ricominciare quasi tutto da capo.
Il punto quindi è che non bisogna fare passare troppo tempo. E la considerazione e la sua realizzazione sono positive certamente per noi, ma lo sono anche per chi si interfaccia con noi.
Mari