Qualche settimana fa mi sono cimentata min una lista di desideri di cose che mi piacerebbe ricevere per Natale; mi sono arrivati diversi suggerimenti sul come realizzare qualcosa, qualcuno invece mi ha scritto “questo dimenticatelo”, qualcun altro ha sorriso e mi ha fatto una faccetta pietosa (la pietà era riferita a me), qualcun altro mi ha detto ancora che qualcuno di quei desideri era condiviso.
Beh, riprendo l’argomento per pensare ai regali, scherzosi, che potrei fare a chi lavora in questa agenzia di comunicazione. Due per ciascuno, perché poi non si dica che sono una con le mani bucate.
Cominciamo da Carla. So quello che ci vuole come prima cosa: una mail funzionante, visto che quella che ha è una mangiatrice compulsiva di email. Il secondo regalo invece sarebbe un corso forzato a tutti i social, ma non perché non li sa usare, perché li sa usare, quello che voglio regalarle è un corso forzato all’utilizzo, per farglieli usare, assai. 🙂
Passando a Roberta. Potremmo cominciare con una scrivania che non sia di colore bianco, in maniera tale che lei non veda tutta la polvere che si accumula di giorno in giorno. Forse se ne accorgerebbe lo stesso, ma intanto sarebbe una buona strategia. Il secondo regalo sarebbe una tuta, di quelle acetate e tamarrissime. Da sostituire ad una delle sue, sempre perfette, mise.
Giuliana è facile. Lei ha proprio bisogno di una bombola d’ossigeno portatile, perché sospira un sacco e spesso se ne va in apnea. A questo aggiungerei un regolatore della fame che le permetta di resistere almeno fino alle 14.00. Questo al solo fine di evitarle che lo spuntino pomeridiano si debba fare subito dopo le tre e mezza.
E infine Filippo. Filippo, che cosa posso regalare a Filippo? Lo so, Filippo nel mio pacchetto immaginario troverebbe una cosa per fargli ricordare che il loghetto di Karma lo dobbiamo mettere da tutte le parti. E…il teletrasporto, perché è sempre peri peri. 🙂
Mari